anno scolastico 2004/2005 *  La maestra Rita     

e La Classe   Seconda   sezione   B   presentano:

cip    cip    .   .   .   Cipì 

  Cipì di Mario Lodi e i suoi ragazzi              La storia raccontata in questo libro fortunato è nata in una scuola di campagna, a Vho di Piadina, dove Mario Lodi è stato protagonista di una esperienza educativa di centrale importanza. Oltre i vetri dell'aula, il maestro ed i ragazzi scoprono e annotano una storia comune nel mondo della natura, ma non per questo meno vera e significativa :  quella del passerotto Cipì e della sua compagna Passerì, circondato di volta in volta da personaggi : un gatto, un gufo, una margherita, ma anche il sole, le nuvole, le stagioni. Seguendo le avventure di Cipì, identificandosi in lui, nelle sue difficoltà e nelle sue vittorie, i ragazzi hanno descritto la loro vita e le loro scoperte.

Breve riassunto della storia... da parte dei bambini e delle bambine della seconda  B

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	La passera Mamì è mamma di tre piccole uova.	Cipì nasce in un nido nascosto sotto una tegola del tetto rosso di un palazzo molto alto	Cipì è molto birichino, un giorno saltando sul camino, scivola e cade nel buco nero.
Quando Cipì è caduto nel buco nero due bambini lo presero e lo legarono ad una zampa	I bambini mettono Cipì in gabbia	Cipì prova a volare per scappare, sbatte contro il vetro della finestra e si ferisce il becco	Cipì fugge, vola sopra nastro d'argento e conosce una margherita che si chiama Margherì
Il gatto cattivo finge di dormire e strappa un pezzo di coda a Cipì	l'uomo con il tubo luccicante ferisce all'ala Passerì.  Cipì la cura e si innamorano.	Cipì e Passerì costruiscono il loro nido	Una notte le nuvole, il vento, i lampi, i tuoni fecero scoppiare una grande guerra, tutti gli uccellini avevano paura
Giunge l'inverno e nel cielo svolazzano tante farfalline bianche, che in poco tempo ricoprono ogni cosa. Gli uccellini muoiono per la fame.	Gli uccellini hanno tanta fame e cadono nella trappola dell'uomo	Cipì scopre il mistero del Signore della notte, che non mangia le ombre dei camini beve il tremolio della luna. in verità mangia gli uccellini.	Sul tetto è tornata la serenità tutti gli uccellini volano felici e liberi per il cielo